In Splinter Cell Double Agent ritorna l'eroico Sam Fisher: preparatevi a vivere con lui l'esperienza di essere doppi agenti.

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Il quarto capitolo di questa fortunatissima serie, targata Ubisoft, è finalmente giunto sui vostri schermi. Come nei passati capitoli, vi troverete a comandare le azioni dell'ormai familiare Sam Fisher, agente della Third Echelon, che, nei precedenti capitoli di questa serie, ha portato a termine missioni di altissimo livello. Splinter Cell Double Agent, inizialmente, dà quasi l'impressione di iniziare senza grossi spunti: la prima fase sarà una missione introduttiva, tipo tutorial, dove verrà spiegato al giocatore come muoversi e che tipo di azioni può effettuare nel gioco; terminata la fase di tutorial, il gioco vero e proprio avrà inizio. Una chiamata del vostro agente amico Lambert, la voce che in ogni missione dei precedenti capitoli vi guidava, vi informerà di un tragico avvenimento che cambierà definitivamente la vita di Sam, portandolo ad accettare una missione davvero impossibile: l'infiltrazione nei ranghi della pericolosa associazione John Brown's Army. L'obbiettivo di tale missione sarà quello di sgominarne i piani che mirano a rovesciare l'ordine costituito negli USA. La vostra unica possibilità, per riuscire in tale disperata missione, sarà quella di farvi rinchiudere in carcere assieme ad uno dei leader dell'organizzazione e poi cercare di guadagnarvi la sua fiducia ed il suo rispetto, aiutandolo ad evadere insieme a voi.
Tutti questi eventi verranno raccontati tramite filmati in computer grafica, che faranno da intermezzo alle vostre azioni. D'altronde uno dei pregi della serie Splinter Cell è sempre stato quello di avere un'ottima storia alle spalle, dei buoni doppiatori ed una grafica e gameplay sempre all'avanguardia. Per quanto riguarda le storie, bisogna ricordare che le gesta di Sam Fisher sono opera del maestro dei romanzi di spionaggio Tom Clancy, mentre la Ubisoft da anni è al top del mercato dei videogame per le sue produzioni all'avanguardia. Bisogna, però, puntare un po' il dito contro la casa francese questa volta, in quanto il voler sempre essere al top, a volte, può rivelarsi un'arma a doppio taglio. Questa premessa porta all'aspetto che doveva essere rivoluzionario in Splinter Cell Double Agent, vale a dire la grafica. Nonostante l'utilizzo del motore grafico Unreal Engine 2, quindi un motore ormai utilizzato in molti videogame di successo, i programmatori di questo gioco hanno deciso di spingerlo al massimo, al fine di ottenere una grafica rivoluzionaria. Se la grafica di ottimo livello è stata raggiunta, anche se qualche incertezza è comunque presente, il prezzo per chi vorrà giocare Splinter Cell Double Agent risulterà abbastanza alto. Questi sono i requisiti consigliati, dichiarati sul sito della Ubisoft:
Cpu 3,5 GHz;
1 GB di RAM;
scheda video 256 MB (Gpu supportate: Serie ATI X1600/ X1800/ X1900Serie NVIDIA 6600/ 6800/ 7300/ 7600/ 7800/ 7900);
Mouse e tastiera;
Connessione LAN ed internet consigliate.
Come potete notare, gli alti requisiti per poter girare non sono alla portata di tutti. Oltretutto, l'utilizzo nella programmazione di Pixel Shader e Vertex Shader di tipo 3.0, senza badare alla retro compatibilità con le 2.0, ha portato il gioco ad essere strettamente compatibile solo con le schede video sopra citate.
Il comparto audio, per quanto concerne dialoghi ed effetti sonori, è molto buono ed il gameplay non si discosta molto da quello già visto nelle precedenti versioni. Come al solito, dunque, avrete la possibilità di sfidare i vostri nemici nel combattimento corpo a corpo o di operare come dei cecchini, tutto a vostra discrezione. Forse qualcosa in più in termini di intelligenza artificiale dei nemici poteva essere fatto, in quanto a volte vi troverete in situazioni un po' strane, che vi daranno l'idea di essere state create al fine di farvi agire in un modo prestabilito. Una delle novità più interessanti del gioco è rappresentata dalle barre di credibilità di Sam nei confronti dell'NSA (i vostri reali datori di lavoro) e del JBA (associazione terroristica). Lo svuotamento completo di una delle due barre, com'era facile immaginare, comporterebbe la fine del gioco, in quanto il requisito fondamentale di questa missione è che le vostre azioni siano bilanciate in modo da non screditarvi nè con l'NSA nè con la JBA. Questo è proprio il motivo per cui Splinter Cell Double Agent si chiama così; d'altronde, vi troverete a dover vivere a volte come terrorista ed a volte come agente speciale. Il multiplayer del gioco non offre nulla di nuovo rispetto a Splinter Cell Chaos Theory, e forse questo aspetto poteva essere curato un po' di più.
In conclusione, Splinter Cell Double Agent è un titolo con grandi ambizioni, soprattutto in termini di grafica, ma, come già descritto sopra, tutto ad un prezzo un po' alto. Non ci sono grandi novità di rilievo; d'altronde la scelta è anche comprensibile, squadra che vince non si cambia; la storia è affascinante e forse l'unica pecca è il multiplayer, aspetto che in questo tipo di giochi troppo spesso viene sottovalutato.