Ascoltare e condividere musica in streaming é ora finalmente possibile grazie a Spotify, un software innovativo che propone una soluzione intelligente per affrontare lo spinoso problema dei diritti d'autore.

Lanciato nel 2008 dall'omonima casa di produzione svedese Spotify AB, questo software mette a disposizione dei suoi utenti un vastissimo archivio musicale, dando a tutti la possibilità di ascoltare in streaming le proprie canzoni preferite, insieme all'opzione di poterle scaricare a pagamento.
È possibile entrare a far parte della comunità di Spotify attraverso il proprio account personale di Facebook o Twitter, proprio per facilitare la condivisione e l'interscambio di musica con l'intera rete di contatti.
Le principali funzioni di questo software, che, tra le altre cose, permette di ascoltare la musica in tempo reale, evitando di occupare spazio prezioso sull' hard disk, vengono riassunte brevemente qui sotto:
- Il programma offre all'utente l'opportunità di ascoltare qualsiasi brano presente nel suo database attraverso un metodo di ricerca diretta, ossia, per titolo, artista o album, (simile a quello adottato da altri programmi come Emule, ad esempio). L'utente ha la possibilità di accedere ad un archivio contenente più di 15 milioni di brani musicali, appartenenti ai grandi nomi sia delle major discografiche, come Sony o BmG, che di un numero considerevole di etichette indipendenti. Si puó usufruire di Spotify in maniera gratuita, limitandosi solo all'ascolto delle canzoni in streaming oppure attraverso il servizio di download a pagamento, che consente all'utente di scaricare tutti i brani musicali in maniera legale sul proprio computer. Proprio per questo, oltre al servizio Spotify Free (completamente gratuito) sono presenti anche gli abbonamenti Premium e Unlimited, che offrono migliori prestazioni e, nel caso dell' Unlimited, una maggiore potenza di bitrate e nessun limite di ascolto;
- È possibile creare delle playlist di brani preferiti e condividerle con gli amici sui principali social networks. I cambiamenti apportati alla playlist, come, ad esempio, l'aggiunta o l'eliminazione di un brano, saranno visibili da tutti i contatti con cui si desidera condividere informazioni, in modo che ognuno possa dare indistintamente il suo contributo alla creazione di una vera e propria biblioteca musicale. Oltre che con Facebook e Twitter, attraverso Spotify si possono importare brani anche da Itunes, insieme all' opzione di sincronizzazione di un dispositivo mobile come IPod o IPad;
- Con Spotify è possibile generare playlists di brani estrapolati da frequenze radiofoniche attraverso l'opzione Radio. Presente in tutte le versioni di utilizzo del software, inclusa la Spotify Free, la funzione Radio segue le indicazioni date dall'utente in base al genere musicale, l'artista o un decennio specifico, selezionando tutti quei brani che risultano correlati alle caratteristiche desiderate.
Senza dubbio, l'avvento di programmi come Spotify consente agli utenti di usufruire liberamente degli archivi di musica online, velocizzandone notevolemente i tempi di fruizione e, soprattutto, evitandogli di ricorrere ad altre modalitá di download, attualmente considerate illegali e quindi punibili dalla legge.